E blackout fu

Sul sito di Reporter Associati in data 15 novembre è stato pubblicato un ampio e documentato articolo che sfronderebbe alcuni dubbi residui sulla cosiddetta “battaglia dell’aeroporto” di Baghdad, conclusasi con la resa improvvisa e totale da parte delle forze armate irachene. Nell’articolo si fa ampio riferimento a una raccolta di documenti che comproverebbero l’utilizzo di armi di distruzione di massa da parte dell’esercito USA in quella precisa occasione.
Questa l’ipotesi:
Tra il 6 e il 7 aprile 2003 nell’aeroporto Saddam Hussein di Baghdad l’esercito statunitense avrebbe fatto uso di una piccola bomba atomica, una bomba a neutroni (per la cronaca, un ordigno capace di annientare gli esseri umani e lasciare intatti gli edifici). La notizia arriva da una fonte che Reporter Associati dichiara autorevole ma lasciata volutamente anonima. La bomba avrebbe fatto strage di militari iracheni (circa diecimila, la cifra ipotizzabile), ma anche di moltissimi americani.
Queste, tra le altre, le prove:
Ai familiari delle vittime irachene non è stato possibile riavere le salme per la sepoltura. Un giornalista di Indymedia-San Francisco dopo aver visto la foto delle salme ha dichiarato: è come se i corpi fossero stati fusi.
La popolazione adiacente all’aeroporto ha sofferto di una forma di epidemia i cui sintomi erano lesioni cutanee, perdita dei capelli, febbre, macchie della pelle. La stessa epidemia avrebbe colpito anche molti militari americani, prontamente trasferiti all’ospedale di Washington, visto che presso i nosocomi sul Golfo Persico non si riusciva a garantirne la cura.
L’aeroporto di Baghdad è rimasto chiuso nove mesi dopo la sua conquista da parte dell’esercito statunitense.

Io dico che, per non saper né leggere né scrivere, male non farebbe dare un’occhiata al sito di R.A. Dico anche che la verità, qualunque essa sia, verrà fuori quando tutti noi, nella migliore delle ipotesi, ci nutriremo solo di pappette insipide. E aggiungo che, se la verità è quella delineata qui sopra, sarebbe interessante capire come le forze della coalizione possano aver usato un’arma di distruzione di massa in una guerra che ufficialmente è stata fatta proprio per combattere le armi di distruzione di massa. A tutt’oggi mai trovate in Irak.

Grazie Pierre.

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